Riviste le norme anti Covid-19 su due quesiti posti dalla Conferenza Episcopale Italiana. Resta l’obbligo di mantenere un metro di distanza e la mascherina per l’officiante durante i matrimoni, mentre gli sposi saranno liberi dal vincolo, e cade l’obbligatorietà per i sacerdoti di indossare i guanti monouso per la distribuzione della Comunione
Grande novità in arrivo per il matrimoni all’epoca del corona virus.
A partire dal 17 giugno 2020 il Comitato Tecnico Scientifico (di seguito in indicato con CTS) ha dato il via libera all’immancabile bacio tra gli sposi, ovvero è stato abolito l’obbligo di indossare le mascherine durante la celebrazione del rito del matrimonio.
Una decisione di buon senso visto che, anche se non ancora legalmente congiunti, gli sposi non possono certo considerarsi estranei tra loro.
Sicuramente prima del matrimonio ti sarai baciato con il tuo lui o la tua lei, e non credo che tu abbia mantenuto la distanza interpersonale con la persona con la quale hai deciso di passare tutta la vita.
Un primissimo segno di ritorno alla normalità di cui sentivamo tutti il bisogno.
Tutto questo è stato possibile grazie ai vescovi italiani che hanno posto la questione del superamento di alcune norme del protocollo per le celebrazioni liturgiche.
Nella nota si legge:
In relazione al quesito concernente l’obbligatorietà dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree da parte degli sposi durante le celebrazioni dei matrimoni, il CTS osserva che, non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno i metro. Il CTS ritiene che tale raccomandazione possa estendersi anche alla celebrazione del matrimonio secondo il rito civile o secondo le liturgie delle altre confessioni religiose
(Qui trovi la nota integrale: https://www.chiesacattolica.it/)
Rimane l’obbligo di indossare la mascherina per il celebrante del rito, ma sarà possibile distribuire l’eucarestia senza l’utilizzo dei guanti e rigorosamente sulla mano, dopo attenta detersione da parte del celebrante delle proprie mani con soluzioni igienizzanti.
Lo stesso criterio lo si potrà adottare per i riti civili o per altre confessioni religiose.
Sarà quindi possibile tornare a celebrare con naturalezza e spontaneità il rito del matrimonio senza obblighi e costrizioni, almeno per gli sposi.
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