L’esperienza naturale è anche per i genitori
Emanuela e Massimiliano – 11 settembre 2021
Hai mai pensato a quanto sia importante la conoscenza di chi ti fotografa e ti riprende per essere a tuo agio il giorno del matrimonio? È un aspetto fondamentale per noi. Una delle tappe più importanti del nostro percorso dell’esperienza naturale è la conoscenza.
La maggior parte dei fotografi si limita a conoscere (superficialmente, purtroppo) solo la coppia di sposi. Ma la mattina del matrimonio noi entriamo nelle vostre case, nelle vostre vite… e sicuramente non sarete soli in quel momento, ma ci saranno con voi i vostri genitori e fratelli e sorelle.
Ecco, per loro il fotografo solitamente è un perfetto sconosciuto, che irrompe in casa in un giorno così delicato, e inizia a “dettare regole”.
Noi abbiamo voluto cambiare questo cliché. Nel nostro percorso per vincere l’imbarazzo davanti all’obiettivo abbiamo inserito uno step molto importante: la conoscenza delle famiglie.
Con Emanuela e Massimiliano questo aspetto è stato fondamentale.
Il loro matrimonio per noi è iniziato semplicemente attraversando la strada del nostro studio e citofonando al portone di fronte. Sì perché Massimiliano abita nel mio stesso quartiere, ci conosciamo praticamente da sempre.
Suo papà è lo storico giornalaio della zona, quello che aveva l’edicola di fronte allo studio di mio padre. Incontravo spesso Massimiliano e le sue sorelle Velia e Ramona.
La famiglia di Emanuela invece non la conoscevamo così bene. Ci siamo presi un momento, prima del matrimonio, per andare a fare visita ai suoi genitori e parlare un po’ con loro. Ci hanno raccontato com’era Emanuela da piccola, ci hanno mostrato la loro casa. Abbiamo parlato di come immaginavano il matrimonio della figlia.
Questa chiacchierata è stata utilissima per entrare in sintonia anche con loro, perché non avessero, la mattina del matrimonio, degli sconosciuti davanti.
Così siamo stati in grado di guidarli, di aiutarli a gestire i tempi e a limitare il ritardo nei preparativi (Emanuela è una nota ritardataria cronica… siamo riusciti a portarla in Chiesa con soli 15 minuti di ritardo, nonostante avesse indossato il vestito 5 minuti prima dell’orario di uscita previsto… e doveva anche terminare l’acconciatura)… ascolta cosa dice il papà mentre si sta ancora preparando:
Nonostante ci conosciamo da tanto tempo, anche per Massimiliano ed Emanuela è la prima volta e hanno bisogno di essere guidati come gli altri sposi. Il nostro percorso è perfetto per loro, perché ci raccontano che non amano stare al centro dell’attenzione e che sono in imbarazzo davanti agli obiettivi.
Così con loro organizziamo il pre-wedding al Castello aragonese di Ortona e poi al mare, per chiudere al tramonto sul belvedere di San Vito Chietino.
Ascolta come Emanuela ricorda quei momenti:
Grazie a tutto il percorso fatto prima insieme e alla conoscenza reciproca, troviamo gli sposi tranquilli e perfettamente a proprio agio con noi la mattina del matrimonio. Hanno già rotto il ghiaccio con i nostri obiettivi e sanno cosa aspettarsi.
Era proprio quello che volevano: passare una giornata di spensierata consapevolezza.
Ci ha aiutato molto quel clima di fiducia e serenità che si è creato con loro e con le loro famiglie.
Tutta la giornata è stata un susseguirsi di momenti piacevoli: per gli sposi, i loro ospiti e anche per noi, che ci divertiamo tantissimo a immortalarli.
Quando li rivediamo in studio, esattamente un mese dopo il matrimonio per ritirare le foto e il trailer del video, Massimiliano e Emanuela ci dicono “ci siamo sentiti liberi di essere davvero noi stessi”. Proprio quello che volevamo accadesse.
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